Ultrasuoni
L’ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici.
Indicazioni terapeutiche
Che cos’è
L’efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.
Concentrandosi sui risultati, possiamo semplicemente dire che la terapia a ultrasuoni ha un’azione terapeutica analgesica, antiflogistica, fibrolitica, decontratturante muscolare e di stimolo metabolico circolatorio.
Come funziona
Sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio elettromedicale viene applicato un gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore, mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio molto lento, sempre a contatto con la cute. La durata di una seduta di trattamento varia tra i 10 e i 15 minuti.
Per il suo effetto analgesico, la terapia a ultrasuoni ad esempio è usata frequentemente per ridurre il dolore al ginocchio o alla caviglia o in seguito a lesioni muscolari.
A cosa serve
I più comuni disturbi trattabili con la terapia a ultrasuoni sono: sciatalgia, nevrite, periartite, tendinite e tendinopatie, conflitto sub-acromiale della spalla, lesioni muscolari e contratture.
I benefici del trattamento con l’ultrasuonoterapia sono generalmente:
- Effetto analgesico;
- Effetto anti-infiammatorio;
- Effetto decontratturante per i muscoli;
- Stimolo del metabolismo.
Dagli effetti e dai tipi di disturbi trattati, si può capire facilmente perché la terapia a ultrasuoni sia molto diffusa tra gli sportivi, ma possa risultare utile per tutti.
Effetti collaterali e controindicazioni
Gli ultrasuoni non devono essere utilizzati sulla zona cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (come testicoli e ovaie), che possono venire danneggiati. Particolari cautele devono essere adottate anche quando si effettuano applicazioni sul rachide (la colonna vertebrale) di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale.
In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di: osteoporosi ad alto turnover, presenza di protesi articolari, presenza di frammenti metallici, vene varicose, flebiti e tromboflebiti, presenza di pacemaker, arteriopatie obliteranti, emorragie e gravidanza.