Ionoforesi terapia 2020-10-12T22:42:47+02:00

Ionoforesi terapia

La ionoforesi è una tecnica elettroterapica con la quale un farmaco viene somministrato attraverso la cute grazie all’impulso fornito da una corrente continua. La ionoforesi, quindi, utilizza corrente continua, diversamente dalla tens terapia, che utilizza la corrente alternata.

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Vantaggi della ionoforesi

Che cos’è
La corrente utilizzata varia da 5 a 10 milliampere ed è prodotta da un generatore che la trasmette a due elettrodi. Questi ultimi vengono posizionati a contatto con la cute della regione in cui verrà somministrato il farmaco. Poiché i due elettrodi costituiscono uno il polo positivo e l’altro il polo negativo, il farmaco da somministrare viene posto sull’elettrodo con la polarità corrispondente. Questo elettrodo è posizionato sul punto in cui si vuole effettuare la somministrazione, mentre l’altro elettrodo è posto nelle vicinanze.

Affinché sia assicurata la penetrazione del farmaco, la zona da trattare deve essere prima ben pulita e sgrassata, rimuovendo lo strato corneo (cioè lo strato più esterno e costituito dalle cellule morte) dell’epidermide. La durata di una seduta, solitamente, è di circa 20-30 minuti.

A cosa serve
La ionoforesi trova diverse applicazioni in campo medico, estetico e in fisioterapia, tra cui il trattamento di: iperidrosi (sudorazione eccessiva), cellulite, dolori dell’artrosi e dell’artrite, dolori muscolari nevralgie di qualsiasi tipo, ipersensibilità dei denti e per altre procedure odontoiatriche come il trattamento endocanalare, la profilassi anticarie, la cura delle gengiviti o il rafforzamento dello smalto dei denti.

Quali sono i vantaggi

I sostenitori della validità terapeutica della ionoforesi indicano come suoi vantaggi:

  • La somministrazione del farmaco direttamente nell’area da trattare, senza necessità di assumerlo in modo sistemico, evitando così diversi effetti collaterali e accelerando i tempi di guarigione;
  • La somministrazione del farmaco senza eccipienti, riducendo il rischio di reazioni avverse a questi ultimi;
  • La somministrazione del farmaco è indolore, tranne per qualche leggero e sopportabile fastidio durante la seduta;
  • L’emivita del farmaco si allunga, poiché tende ad accumularsi negli interstizi e a essere rilasciato in modo più graduale (rilascio prolungato);
  • L’iperpolarizzazione delle terminazioni nervose aumenta la soglia di eccitabilità, esercitando un effetto antidolorifico.

Quali sono gli svantaggi

Tra coloro che criticano tale approccio, le maggiori perplessità sulla ionoforesi riguardano:

  • L’impossibilità per alcuni farmaci in forma ionica di superare la barriera cutanea, a causa del loro alto peso molecolare;
  • La trasformazione del farmaco in forma ionica potrebbe causare l’alterazione delle sue caratteristiche chimico-fisiche e, dunque, della sua efficacia.

Quali sono le controindicazioni?

Alla questa terapia non possono ricorrere i portatori di: pacemaker o impianti cardio-defibrillatori, protesi metalliche, e spirale uterina. Inoltre, la ionoforesi è controindicata per: lesioni della cute, neuropatie multiple, aritmia cardiaca, epilessia e donne in gravidanza.

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