Rieducazione pavimento pelvico 2020-10-12T21:38:40+02:00

Rieducazione pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico ha come obiettivo terapeutico il miglioramento del tono e della coordinazione dei muscoli pelvici.

Il trattamento riabilitativo si avvale di alcune tecniche come kinesibiofeedback ed elettrostimolazione, applicate sulla base di un protocollo personalizzato.

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Che cos’è
Il protocollo riabilitativo, che viene ideato specificamente per ogni singolo paziente in modo da correggere i deficit muscolari all’origine dei sintomi che lo affliggono, può essere indirizzato al miglioramento del tono e della resistenza muscolare (riabilitazione per incontinenza o in gravidanza), al ripristino della coordinazione muscolare (riabilitazione per dissinergia addomino-pelvica o nelle forme di vaginismo anismo) oppure al miglioramento della funzione sessuale (disfunzioni sessuali).

Cause
Il pavimento pelvico è una struttura muscolo-tendinea che forma la chiusura inferiore del bacino e le sue strutture avvolgono gli organi pelvici (vescica, utero e retto), sostenendoli e andando a formare nel loro tratto finale gli sfinteri. Il pavimento pelvico partecipa quindi attivamente all’attività degli organi pelvici intervenendo nella funzione urinaria, fecale, sessuale e riproduttiva.

La gravidanza, il parto naturale, l’aumento cronico della pressione addominale (stitichezzaobesità, bronchite cronica, etc.), le modificazioni ormonali durante la gravidanza o nella menopausa oppure interventi chirurgici sulla pelvi, insieme ad una predisposizione genetica del singolo individuo, sono responsabili dell’allungamento ed assottigliamento delle fibre muscolari e del tessuto connettivo che compongono il pavimento pelvico con la conseguente perdita della funzione di sostegno e continenza degli organi pelvici.

Sintomi
I sintomi tipici delle disfunzioni del pavimento pelvico sono legati alla perdita di funzione degli organi pelvici e possono essere suddivisi in: sintomi urinari (incontinenza, incompleto svuotamento vescicale, senso di peso pelvico, etc.); sintomi sessuali (dolore o impossibilità ad avere rapporti sessuali, riduzione della sensibilità vaginale e del piacere sessuale, difficoltà o impossibilità a raggiungere l’orgasmo ed alcune forme di impotenza maschile); sintomi fecali (incontinenza ai gas o feci, stipsi, difficoltosa defecazione, malattia emorroidaria o ragadi anali ricorrenti, senso di incompleto svuotamento, evacuazioni ripetute, etc.).

Rischi
La riabilitazione del pavimento pelvico non ha praticamente alcun rischio. Unica precauzione che di solito viene adottata, anche se non vi sono delle controindicazioni assolute, è quella di non sottoporre ad elettrostimolazione i portatori di pacemaker o di defibrillatori.

Cure e trattamenti

La riabilitazione del pavimento pelvico prevede come prima fase la presa di conoscenza della posizione e funzione dei muscoli pelvici. Assieme al terapista si impara a contrarre e rilasciare i muscoli pelvici in modo da poterli successivamente allenare con specifici esercizi. La presa di coscienza e la fase di allenamento sono costantemente monitorate dal terapista mediante specifiche apparecchiature che attraverso delle sonde endocavitarie rilevano l’attività muscolare.

La costante verifica della corretta attività muscolare durante gli esercizi è alla base del successo del protocollo riabilitativo. La difficile individuazione dei muscoli ed il loro incompleto controllo rappresentano, infatti, il principale motivo del frequente fallimento delle tecniche o dei dispositivi fai da te.

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